InvestEU e European Green Deal: le garanzie pubbliche e gli investimenti verdi

European Green Deal, chi era costui?

Bella domanda, alla quale oggi risponderò solo parzialmente, concentrandomi in particolare su uno dei programmi che contribuiranno a comporlo: InvestEU.

Lo European Green Deal è un grande programma di indirizzo, che nelle intenzioni della Commissione Europea dovrebbe portare entro il 2050 a centrare obiettivi piuttosto ambizioni, come far diventare l’intera Unione Europea climaticamente neutra.

Per realizzare gli obiettivi ci vogliono soldi, tanti soldi: almeno Mille miliardi di Euro entro il 2030, dice la Presidentessa Von Der Leyen.

Ma come si fanno a muovere 1.000 Miliardi di Euro? In questo schemino la Commissione Europea ce lo spiega:

Chiaro, no? No? Ok, provo a spiegarlo: i 1000 Miliardi sono un mix tra fondi pubblici diretti e fondi di enti privati (Banche, Fondi di Investimento), che agiscono anche grazie alle garanzie pubbliche.

Più in dettaglio, i fondi diretti del Green Deal stanno nella parte sinistra dello schema, quella blu di “EU Budget”, e sono i soldi sonanti che gli Stati Membri versano per il Bilancio Europeo. Per capirci, ad esempio Horizon Europe varrà 100 miliardi su 7 anni (se vuoi più informazioni su Horizon Europe, scrivimi pure), e di quelli almeno il 35% sarà destinato a progetti afferenti il Green Deal, quindi 35 di quei 503 miliardi nella parte sinistra sono quelli di Horizon Europe.

La parte destra, quella celestina dove c’è InvestEU, è un mondo completamente diverso, sono fondi a garanzia. A garanzia de che? A garanzia di chi prende i soldi per un grosso investimento e poi non li restituisce.

E chi li mette i soldi veri del grosso investimento? Chi presta soldi istituzionalmente: EIB (European Investment Bank, Banca Europea degli Investimenti), Banche, Fondi Privati, che grazie alla garanzia dell’EU sanno che possono prestare soldi anche a controparti più rischiose perché “alle brutte” li recuperano dai fondi a garanzia.

In questo modo i 279 miliardi di Euro che vedete nella parte destra in realtà non vengono dal Budget EU, ma dai terzi citati prima (EIB, banche ecc).

Ma se dal budget EU vengono le garanzie, a quanto ammontano i soldi “veri” di InvestEU? I soldi veri, quelli che vengono messi a deposito per garantire i prestiti, saranno circa 50 Miliardi, e genereranno in totale, secondo le previsioni della Commissione, 650 miliardi di investimenti (di cui appunto 279 per il Green Deal).

Ma come? Solo 50 miliardi per garantirne 650? E se falliscono tutti i progetti? Se falliscono tutti i progetti è un bel problemone, ma il fatto è che non succede, e così funzionano un po’ tutte le garanzie, anche quelle, più o meno, dei vari confidi. Il moltiplicatore che ha preso la Commissione come riferimento è circa 13,7x, quindi con 47 miliardi ne vengono garantiti 650. Quello che è successo nel settennato precedente, il 2014-2020, è stato che il moltiplicatore per le garanzie è stato di oltre 15, quindi in questa sede previsionale, la Commissione è stata conservativa.

Ora veniamo a un ultimo punto delicato: come arrivano questi soldi alle aziende? Da quanto sopra sarà chiaro che un po’ tutta la parte in cui è coinvolta InvestEU, in termini di specifici progetti è un processo molto più mediato rispetto ad esempio alle call Horizon, e non necessariamente frutto di un bando.

Semplificando con l’ascia: se ad esempio una cordata di imprenditori deciderà nel 2022 di fare una metropolitana a sospensione magnetica a Roma, cercherà fonti di finanziamento, parlerà magari con un Fondo che fa investimenti sostenibili, e che in quanto tale ha tra le sue fonti finanziarie un cofinanziamento EIB del 50% (soldi che cadono tra i triggered del Green Deal!) e che potrà sostenere il rischio anche grazie alla garanzia InvestEU, che il Fondo potrà chiedere sempre perché rientra nei canoni del Green Deal.

Ecco, in questo caso non c’è call, non c’è nulla, semplicemente una dinamica di mercato che fruisce del sostegno pubblico.

Un altro esempio, ma con un giro differente: a un certo punto lo Stato decide di realizzare una grande infrastruttura, di cui riesce a dimostrare il positivo impatto ambientale grazie a (per dire) una sostanziale riduzione delle emissioni data dalla possibilità di incrementare il trasporto su ferro. A quel punto lo Stato interroga EIB che presterà i soldi a un veicolo finanziario, ad es. CDP o un altro ente finanziario pubblico, e poi emette un bando europeo in cui nella pianificazione finanziaria si potrà tenere conto del supporto indiretto della EIB e delle garanzie di InvestEU.

Ed ecco come si “mobilitano” 1.000 Miliardi in 10 anni, cercando di innescare una spirale positiva di sostenibilità, con investimenti che danno benefici contemporaneamente sul fronte economico, quello sociale e quello ambientale.

Se volete approfondire, a questo link trovate tutta la documentazione messa a punto nel tempo dalla Commissione Europea sul Green Deal: https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/ip_20_17

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